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Una ricchezza per tutta la Chiesa

  • Immagine del redattore: admin
    admin
  • 23 gen 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Sono nel contempo missionari e contemplativi. Conducono una vita fraterna in comune, ma agiscono in diverse parti del Brasile, svolgendo missioni che hanno come centro la Madonna. Gli Araldi del Vangelo sono un dono per la Chiesa.



Ordinazione sacerdotale presieduta da Mons. Benedito Beni dos Santos, il 18 maggio 2019 nella Basilica della Madonna del Rosario, Caieiras (Brasile)


Voglio dare la mia testimonianza sugli Araldi del Vangelo, ai quali sono legato come Vescovo, ma anche dall’amicizia e dall’affetto. Li conosco dal 2002, quando sono stato designato Vescovo Ausiliare di San Paolo per la regione di Lapa.


Come ho conosciuto gli Araldi


Appena entrato nelle mie funzioni, sono stato incaricato da Mons. Claudio Hummes di accompagnarli.


Mentre ancora stavano organizzando i loro Seminari di Filosofia e Teologia, ho avuto l’opportunità di aiutarli nella loro strutturazione e di indicare professori competenti, fedeli al Magistero della Chiesa, per insegnargli.


Il nostro vero e proprio rapporto è iniziato quando ho conosciuto Mons. João, a quell’epoca semplicemente Fra João. Egli è stato il primo membro degli Araldi ad essere ordinato e incardinato in una diocesi d’Italia. Insieme ad altri quattro vescovi, ero presente alla cerimonia in cui lui e gli altri membri dell’associazione sono stati ordinati presbiteri.


Monsignor João è, di fatto, una persona completa, un dono di Dio alla Chiesa. Prima di tutto, perché insegna attraverso la sua testimonianza di vita. Da qui il nome dell’associazione da lui fondata. Gli Araldi annunciano il Vangelo, non solo con la bocca, ma soprattutto con il loro comportamento.


Una spiritualità che conduce alla missione


Il primo polo della spiritualità degli Araldi è la devozione a Gesù Sacramentato. Sono persone dell’Eucaristia.


Il secondo polo è la devozione alla Madonna.


La Chiesa è mariana. Maria Santissima è la Madre della Chiesa e proprio per questo “il tipo e la figura della Chiesa”,1 come ha ricordato il Concilio Ecumenico Vaticano II.


Mons. Benedito Beni dos Santos e Mons. João Clá Dias, EP, sono stati ricevuti in udienza al Palazzo Apostolico


La Madonna appartiene all’identità della Chiesa, e Maria Assunta in Cielo è giustamente l’immagine della Chiesa della gloria futura. Chi ha devozione a Lei è un vero membro del Corpo Mistico di Cristo.


Attraverso la devozione alla Madonna, gli Araldi sono profondamente legati alla Chiesa, al Papa e ai loro Pastori, assumendo questa importante missione che è quella di annunciare il Vangelo.


Essi realizzano questa missione in una prospettiva molto attuale: quella della Nuova Evangelizzazione, che ha come obiettivo coloro che sono stati battezzati ma non sufficientemente evangelizzati. Gli Araldi cercano coloro che si sono allontanati dalla Chiesa, specialmente coloro che sono coinvolti nella mentalità secolarista e vivono come se Dio non esistesse.


Si tratta quindi di un lavoro molto attuale. Questo è stato sottolineato dall’Assemblea Sinodale del 2012, alla quale ho partecipato, e il cui tema era La Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede.


Gli Araldi del Vangelo sono un dono per tutta la Chiesa, perché sono nel contempo missionari e contemplativi. Vivono come monaci, ma agiscono in diverse parti del Brasile, specialmente le suore, realizzando missioni che hanno come centro la Madonna.


Vivono per servire gli altri


I membri degli Araldi vivono secondo ciò che è proprio di un cristiano in generale, e secondo la castità, l’obbedienza e la povertà che caratterizzano un’anima consacrata. Nelle loro case conducono uno stile di vita semplice, analogo a quello dei monaci. Si dedicano alla contemplazione di Dio, in un clima di fraternità e in uno spirito di preghiera per tutta la Chiesa.


Tutti i movimenti ecclesiali si trovano ad un certo punto ad affrontare problemi, perché non sono composti da Angeli, ma da esseri umani che lo Spirito Santo guida e illumina. Osservando la vita e l’operato degli Araldi, possiamo constatare che essi sono sempre rimasti fedeli al Vangelo e all’insegnamento della Chiesa. Sono persone che hanno l’Eucaristia al centro della loro esistenza, e vivono non per se stessi, ma per servire gli altri.


Essi fanno un gran bene nel campo dell’assistenza sociale e della cura dei poveri, soprattutto nel campo dell’istruzione ma, a mio avviso, un punto di forza degli Araldi del Vangelo è evangelizzare attraverso l’arte, specialmente attraverso la musica, mostrando la bellezza del canto gregoriano.


Gli Araldi del Vangelo sono una ricchezza per tutta la Chiesa e, come ho detto, un dono di Dio per la Chiesa Universale, perché sono presenti in settantacinque paesi.


  1. “La Beata Vergine, per il dono e l’ufficio della divina maternità che la unisce col Figlio redentore e per le sue singolari grazie e funzioni, è pure intimamente congiunta con la Chiesa: la Madre di Dio è figura della Chiesa, come già insegnava Sant’Ambrogio, nell’ordine cioè della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo”. (CONCILIO VATICANO II. Lumen gentium, n. 63).

Fonte: Rivista Araldi del Vangelo Dicembre 2019





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