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Il trionfo della fede mariana.


Madonna e San Giovanni Evangelista, particolare della Crocifissione, del Beato Angelico - Museo di San Marco, Firenze

Durante la Passione, Maria sopportò i peggiori patimenti che una madre potrebbe concepire. Nella Resurrezione di Gesù, però, la consolazione superò il dolore di tutte le spade che avevano trafitto la sua anima.


Depositato il Corpo di Gesù nel sepolcro, la Madonna Si diresse a casa in compagnia del Discepolo Amato. Con il ritorno al raccoglimento, le terribili sofferenze del giorno si abbatterono nuovamente su di Lei, facendoLe sentire il peso di una grande solitudine. Per Maria, la terra sembrava vuota, perché mancava Colui che riempie l’universo con la Sua presenza.


Ma Ella attendeva fiduciosa la Risurrezione, convinta che questa sarebbe avvenuta presto per il semplice fatto che Gesù gliel’aveva rivelato. Il profondo dolore non aveva affatto scosso la sua fede!


Concependo la figura del Messia glorificato


Quando arrivò la notte del sabato, una luce cominciò ad accendersi nello spirito di Maria, ancora offuscato dalla prova. Per rendere più meritorio il suo martirio, Dio voleva che Ella vincesse nella sua anima ancora un’ultima battaglia.


Così come l’Incarnazione del Verbo si era effettuata nel momento in cui la Madonna aveva completato nella sua mente l’immagine del Messia sofferente e redentore, la Risurrezione sarebbe avvenuta quando Ella avesse consumato nel suo Cuore la figura del Messia glorificato ed esaltato. La stessa fiamma di fede che quel giorno aveva sostenuto il seme della Chiesa si sarebbe finalmente cristallizzata nella certezza della Risurrezione. Ella pensò, pregò e meditò su tutte le glorie che suo Figlio avrebbe dovuto ricevere con il compimento della sua missione tra gli uomini, e al termine di questa preghiera davanti a Dio, si operò l’unione dell’Anima santissima di Gesù con il purissimo Corpo che riposava nel Santo Sepolcro. Erano le tre della domenica mattina.


Una visita precedente


La luce emanata dal Sacro Corpo di Gesù durante la Risurrezione fu così intensa da far impallidire la luce stessa del Sole! In pochi istanti Egli sarebbe stato in piedi all’interno del sepolcro, dopo aver attraversato il benedetto sudario che lo aveva avvolto.

Una gioia immensa pervase lo spirito della Madonna, perché prima ancora di apparirLe, Gesù Le fece visita nel suo Cuore. Si potrebbe dire che se fosse morta misticamente con il suo Figlio divino ai piedi della Croce, con Lui anche “risuscitò” all’alba della Pasqua.

Essendo Maria il Paradiso di Dio – e, pertanto, del Verbo Incarnato – desiderava che Egli iniziasse nel suo intimo un nuovo regime di grazia per il mondo, che avrebbe avuto come punto di partenza la clamorosa vittoria del bene, il più grande colpo ricevuto dal demonio in tutta la Storia, la Risurrezione!


Rapporto intriso di benevolenza e tenerezza


Poco dopo, una forte luce illuminò le tenebre della stanza della Madonna, e una presenza divina scacciò finalmente, insieme alle tenebre della notte, il calvario dell’anima di Maria: era il suo adorabile Gesù che veniva a trovare Lei prima di chiunque altro! Ad eccezione di alcuni Angeli che rimasero di guardia al Santo Sepolcro, Lo accompagnavano tutti i cori degli spiriti celesti, i quali cantavano intorno a Lui canti ineffabili mai uditi dalla Santissima Vergine.

Dalle ferite di Gesù uscivano fasci di luce chiarissima e il Suo Corpo risplendeva come il Sole, irradiando intensamente la sua divinità. L’emozione, il giubilo e l’estasi infiammarono il Cuore di Maria. Se aveva sopportato i peggiori patimenti che una madre potrebbe concepire, in quel momento la consolazione superò il dolore di tutte le spade che avevano trafittola sua anima.

Non immaginiamo però un rapporto meramente formale tra i due… Quell’ora unica nella Storia fu intrisa di benevolenza e tenerezza, perché Nostro Signore desiderava ardentemente consolare sua Madre per tutto ciò che Ella aveva sofferto. La ricoprì subito di affetto, abbracciandoLa e baciandoLa molto affettuosamente. Maria, a sua volta, prese le mani di Gesù e volle osculare le sante ferite, per venerare lì la Redenzione degli uomini.


Gloriosa testimonianza della Resurrezione


Dopo questa impressione iniziale, Ella poté ascoltare le prime parole di suo Figlio: — Madre Mia, gioisci! — Figlio Mio! Figlio Mio Divino! – rispose mentre Lo abbracciava. La Madonna desiderava anche Lei manifestare i torrenti del suo affetto per Gesù. Poiché non Le era stato possibile, per espressa volontà divina, consolarLo quanto avrebbe voluto durante la Passione, la sua anima era ancora trafitta dalla commiserazione per le Sue sofferenze.

Quell’abbraccio fisico consistette in un lungo scambio di affetto, che si tradusse per Maria in un’estasi nel grembo della Santissima Trinità. Questo fenomeno, che superò di gran lunga una comune estasi, elevò la sua unione con Dio a un livello inimmaginabile.

I due ebbero poi un lungo colloquio nel quale Nostro Signore spiegò a sua Madre molti aspetti che non Le aveva ancora rivelato sul significato dei diversi passi della Passione e sul loro rapporto con il futuro della Santa Chiesa. Questo benedetto colloquio durò circa tre ore, concludendosi con l’irrompere delle prime luci dell’alba.

Nasceva il primo dies Domini della Storia, nel quale Gesù avrebbe dato inizio alla sequenza delle apparizioni registrate dagli Evangelisti. Maria era stata scelta, prima di ogni altro, come gloriosa testimone della Resurrezione.


Estratto, con adattamenti, da: Maria Santíssima! O Paraíso de Deus revelado aos homens. São Paulo: Arautos do Evangelho, 2020, vol.II, p.497-513


Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP

Fonte: Rivista Araldi del Vangelo - aprile 2020


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