Espressione unica della benignità di Nostro Signore Gesù Cristo nell’Eucaristia è il fatto che possiamo adorarLo esposto nell’ostensorio. Se il sole porta vantaggi alla nostra salute fisica, molto più grande è il beneficio che il Creatore del sole prodiga alla nostra salute spirituale quando siamo davanti a Gesù-Ostia!
Tuttavia, poiché le nostre disposizioni non sempre corrispondono a ciò che Egli si aspetta da noi, è opportuno che ci soffermiamo a fare un esame di coscienza. Nella mia vita quotidiana, com’è la mia devozione all’Eucaristia? Ho l’abitudine di focalizzare la mia attenzione, le mie attività e le mie preoccupazioni su di Essa? Quando passo davanti al Santissimo Sacramento in una chiesa, cerco di adorarLo con fervore? O mi lascio trasportare dalla routine? Mi comunico nella Santa Messa, persuaso che Nostro Signore Gesù Cristo esce dal ciborio felice di unirSi a me e, penetrando nel mio essere, santifica la mia anima e il mio corpo? Dopo la Comunione, la mia azione di grazie ha l’adeguata solidità e fervore? Lo ringrazio per avermi fatto suo tabernacolo, stabilendo con me un rapporto che non avrà mai con un tabernacolo materiale, per quanto prezioso possa essere, e per essere entrato in consonanza con me, purificando le mie intenzioni, dandomi forza soprannaturale e rafforzandomi le virtù e i doni dello Spirito Santo?
Con il suo Sacro Cuore traboccante di affetto, ma anche di giustizia, Gesù si rivolge oggi a ciascuno di noi: “Che cosa hai fatto di questo straordinario beneficio, il più grande tesoro che ti ho lasciato? E dalle sue labbra sentirò la recriminazione per tutte le volte in cui L’ho ricevuto con tiepidezza o in fretta, preso da distrazioni volontarie o in mezzo a una colpevole insensibilità o addirittura macchiato dal peccato, nel caso sia incorso in questa disgrazia…
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